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IUSVEducation #22 - Tutti gli articoli della rivista online

 E’ online IUSVEducation #22

E’ uscito il nuovo numero della rivista IUSVEducation.
Buona lettura.

UN ARTICOLO IN PRIMO PIANO

Nicola Giacopini

“Ecologia integrale e nuovi stili di vita”: da progetto a paradigma

Il Progetto IUSVE “Ecologia integrale e nuovi stili di vita” ha rappresentato la risposta universitaria all’appello, rivolto da Papa Francesco nell’Enciclica Laudato si’, ad «ascoltare il grido della terra e il grido dei poveri». La necessità e urgenza di rispondere ai rischi antropologici, ambientali e sociali provenienti dal Paradigma tecno- cratico, attualmente dominante, vede proprio nel Paradigma dell’Ecologia integrale la risposta ritenuta più fondata e fattiva per un’Università. Esso rappresenta infatti le convinzioni, i valori, le teorie e i metodi che i membri di una comunità scientifica e sociale sono chiamati a condividere, e in cui riconoscersi per prendersi cura della casa comune che è la nostra terra. Passo ulteriore ritenuto è il passaggio, a partire dal presente anno accademico, dal “Progetto Ecologia integrale” al “Paradigma dell’Ecologia integrale”, certamente lasciando che esso ponga domande di senso alle tre missioni universitarie (accademica, di ricerca e di Terza missione) ma anche con modalità di presidio scientifiche quali l’“Osservatorio Giovani e Futuro” e il Corso di Alta Formazione sulle professioni della transizione ecologica e digitale.

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UNA COLLABORAZIONE IUSVEDUCATION

Daniele Pinni

Filosofi

“L’immagine è la benedizione e la maledizione della vita umana; solo in immagini essa può comprendere se medesima, e insopprimibili sono le immagini, esistono in noi fin dall’inizio dell’umano gregge, precedono e superano la forza del nostro pensiero”1.
Mi pare che queste parole dello scrittore austriaco Hermann Broch incornicino bene la scena in cui sono collocate le dieci tavole dipinte che Daniele Pinni dedica ad altrettanti filosofi. L’artista, infatti, non può che affidarsi alle immagini, il che, nel caso di un pittore, è ovvio. Meno ovvio è che le sue immagini siano un tentativo di comprendere la sua stessa vita e, più in generale, la vita umana. E ancora meno scontata è la possibilità che in esse egli renda visibile ciò che altri hanno pensato, potenziandone la forza, raccogliendone le suggestioni, incrociandole con le proprie e costruendo così un intreccio che è la sua stessa visione del mondo. È in queste faticose operazioni che Pinni si è cimentato correndo quello che Platone chiama “il bel rischio dell’interpretare” e affidandosi all’intuizione, secondo una fulminante illuminazione di Schopenhauer che gli è particolarmente cara: “Sapienza e genio, queste due cime del Parnaso dell’umana conoscenza, hanno le loro radici non nella facoltà astratta, discorsiva, ma nell’intuitiva. La vera sapienza è qualche cosa di intuitivo, non di astratto”.