La forma mentis al tempo dello spazio digitale: una sfida

Nell’antichità greca la techne – abilità in una data arte, o mestiere – rappresentava «la modalità con cui l’uomo si relaziona con il mondo» (Rossi 2017: 15) ed aveva accezione poietica, ovvero indicava non il “fare” meccanico, bensì il “saper fare”. Seppur distinte, allora, tecnica e conoscenza (sophia) risultavano raccordate da un nesso che da Platone in poi costituirà campo di indagine privilegiato per i filosofi. Nel contesto contemporaneo, pervaso dalla tecnologia (che dalla tecnica discende per etimologia e semantica), tale nesso è questione cruciale, poiché «quando la tecnica aumenta quantitativamente al punto da rendersi disponibile per qualsiasi fine allora muta qualitativamente lo scenario» (Galimberti 2000: 339). Più nello specifico, in ambito educativo, lo scenario fisico e virtuale dell’incontro tra tecnica e conoscenza è, in tutta evidenza, la scuola ed è ancora la scuola che può e deve interpretare un ruolo da protagonista nell’intreccio fra queste due dimensioni.

Titolo: La forma mentis al tempo dello spazio digitale: una sfida
Tipo di pubblicazione: articolo
Anno di pubblicazione: 2024
Autore: Ilaria Altavilla, Francesca Romano
Rivista: IUSVEducation #23
Pagine: 98-111
Data di pubblicazione: aprile 2024
Editore: IUSVE – Istituto Universitario Salesiano
ISSN: 2283-642X

Come citare: Altavilla, I., Romano, F. (2024). La forma mentis al tempo dello spazio digitale: una sfida. IUSVEducation, 23, 98-111. https://www.iusveducation.it/la-forma-mentis-al-tempo-dello-spazio-digitale-una-sfida/

Parole chiave: tecnologia, conoscenza, educazione, life skills

Paper PDF: IUSVEducation_23_Altavilla_Romano_FORMA_MENTIS_TEMPO_SPAZIO_DIGITALE_SFIDA.pdf

Abstract:

L’evento traumatico della pandemia ha rappresentato, nel microcosmo dell’istruzione, un catalizzatore del processo di digitalizzazione. Ora, tuttavia, si è aperta una nuova fase: si assiste, nelle aule scolastiche, alla convivenza tra gli strumenti digitali e quelli tradizionali. È un fenomeno che presuppone un radicale riassetto, non solo dei luoghi fisici del sapere, ma anche e soprattutto della struttura mentale di coloro che li vivono. È opinione diffusa, infatti, che le nuove generazioni sappiano utilizzare consapevolmente i dispositivi digitali, nonché Internet. In realtà, l’enorme mole di informazioni reperibili, e la complessità intrinseca agli strumenti, di frequente generano un senso di smarrimento più o meno latente. Il presente contributo, dunque, si concentra sull’urgente tema dell’educazione “alla” e “con la” tecnologia delle studentesse e degli studenti ed è strutturato in due sezioni: nella prima trova spazio l’indagine teorica. Come tecnica e conoscenza possono non solo coesistere bensì concorrere ad un’educazione “umana”? Nella seconda sezione, infine, vengono prospettati esempi di attività didattiche ispirate proprio a tale principio.

The challenge of a new forma mentis in the time of digital space

Keywords: technology, knowledge, education, life skills

Abstract:

The traumatic event of the pandemic has symbolised, in the microcosm of education, a catalyst for the digitalization process. Nowadays, a new phase has begun: in the classrooms, we notice the coexistence of digital and traditional learning tools. This phenomenon requires a radical reorganization of physical places of knowledge as well as of people’s mindset. Indeed, it is widely believed that young people can consciously use digital devices and the Internet. Actually, the enormous amount of information available, and the tools’ complexity, often generate a more or rough latent sense of bewilderment. This contribution focuses on the urgent topic of educating the students to and with technology and it is structured in two main parts: the first part deals with the theoretical investigation. How is it possible that technique and knowledge can not only coexist but also contribute to a human education? The second part, finally, presents some examples of educational activities, inspired by this principle