Ben ritrovate, ben ritrovati per la presentazione del nuovo numero della rivista IUSVEducation: è il numero 23 del 2024. In questo numero come nei numeri precedenti, ormai dal numero 17, troviamo due parti, due ampie parti. La prima è dedicata al paradigma dell’ecologia integrale, la seconda a temi di carattere educativo. Il punto di partenza è in questo numero un dato piuttosto preoccupante, che ci proviene dal rapporto Censis 2023, che presenta gli italiani come un popolo di sonnambuli: sonnambulismo della ragione, che lascia però il posto ad una ipertrofia delle emozioni.
L’articolo di Lorenzo Biagi lo mette ben in evidenza: gli italiani, divisi fra sonnambulismo ed emotivismo, sono spaventati, impauriti, rinunciano all’esercizio della ragione rispetto ai grandi temi e alle grandi urgenze di questo tempo. È forse per questo, forse per questa ragione del sonnambulismo o dell’emotivismo portato alle estreme conseguenze, che, come dice Papa Francesco nell’Esortazione apostolica Laudate Deum, non reagiamo abbastanza, non siamo abbastanza capaci di prendere decisioni, di reagire alle situazioni problematiche di fronte le quali ci veniamo a trovare.
E d’altra parte lo stesso Papa Francesco ci sollecita ad una conversione. Su questo riflette l’articolo di Walter Magnoni dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, che indica la via di un antropocentrismo situato, che dia uno sguardo nuovo sulla realtà, uno sguardo nuovo orientato dal principio della sostenibilità. Il che vuol dire trovare un’etica, una cultura, una spiritualità solide, che pongano un limite al potere tecnocratico ed economico.
Il fondamento di questo orientamento è l’amore. Lo dimostra molto bene Angela Ales Bello nella prolusione al Dies academicus dello IUSVE, che riportiamo in prima pagina nella rivista, con una lettura fenomenologica del paradigma dell’ecologia integrale di Papa Francesco. Ne emerge un antropocentrismo educato alla spiritualità cristiana. La conversione di cui c’è bisogno e alla quale ci invita Papa Francesco, è una conversione interiore che richiede umiltà ed è fondata sull’amore fraterno e universale, quindi anche nei confronti della natura.
Questa prima parte del nuovo numero della rivista IUSVEducation si chiude con un’espressione emblematica di questo amore, ed è l’esperienza personale e artistica sui generis, originale, di Pippa Bacca. Arianna Novaga e Milena Cordioli ne ricostruiscono il viaggio, tragico, conclusosi tragicamente attraverso l’Eurasia, di questa artista che intendeva trasmettere un messaggio di pace e di armonia universale.
La seconda parte della rivista è dedicata a contributi relativi all’apprendimento nello spazio digitale e alla fragilità umana.
Il primo gruppo di articoli riflette sugli effetti del Covid, da una distanza temporale più significativa di quanto non fosse stato nei numeri precedenti, in cui si possono adeguatamente misurare le conseguenze che la pandemia ha provocato sul piano dell’apprendimento, in particolare sul piano dell’apprendimento nello spazio digitale. Il secondo gruppo di contributi si muove invece su due versanti: un versante pratico che affronta lo stile alimentare degli studenti universitari come segno di una fragilità, e un livello, un versante fondativo, in cui la fragilità è posta in relazione ai temi del bene e del male.
Il numero viene chiuso dalla consueta rubrica di recensioni e segnalazioni, questa volta particolarmente ricche soprattutto nelle segnalazioni, che attingono a editori italiani e stranieri.
Buona lettura.
Michele Marchetto
La rivista IUSVEducation è open access, on line, accessibile a tutti al sito www.iusveducation.it